one of the album ever made that meant and means so much to me
domenica 9 marzo 2014
sabato 8 marzo 2014
mercoledì 5 marzo 2014
Casa per un artista:
Casa
per un artista:
Casa
per la scrittrice Virginia Woolf
Esercitazione
finale di esame
Luogo
: Lungarno Cellini 39, Firenze
Il tema dell'abitazione
progettata, è scaturito totalmente dal personaggio a cui la casa
sarà dedicata: Virginia Woolf.
La scrittrice inglese
Virginia Woolf nel corso della sua vita ha cambiato molte volte
abitazione ma è riuscita sempre ad instaurare con ogni casa che
abitava un rapporto molto forte. In ognuna di queste case Virginia ha
vissuto momenti molto significativi per lei e ha affrontato
esperienze molto importanti. La Monk house è un esempio da
citare, Virginia in questa casa infatti ha prodotto gran parte dei
suoi maggiori romanzi, come Mrs. Dolloway, To the
lighthouse, Orlando e The Waves. Questo segnala la
necessità per la scrittrice di avere un bell'ambiente che sia in
grado di ispirare ed emanare tranquillità per svolgere il proprio
lavoro.
La sua grande
personalità e storia sono state la spinta per l'elaborazione del
progetto dell'abitazione. In particolare, riflettendo e analizzando a
fondo il personaggio di Virginia Woolf si nota come ella sia stata
fortemente legata durante la sua travagliata esistenza all'elemento
dell'acqua. Sin da piccola Virginia tende ad associare
all'acqua un forte significato: i momenti migliori della sua infanzia
infatti erano erano per lei le vacanze estive passate presso la casa
al faro, nelle zone a Sud della Cornovaglia. L'elemento dell'acqua è
quindi visto da lei come un ente positivo, di serenità e
tranquillità, un simbolo di uno stato di quiete e calma interiore da
raggiungere. Numerosi sono i romanzi che richiamano i vari
significati di questo elemento, come The waves
o ancora To the lighthouse, citati
precedentemente.
Da
un brano di To
the lighthouse
si legge:
“Andavano lì regolarmente ogni sera, quasi per una necessità. Pareva che l’acqua portasse al largo, facesse navigare sull’onde pensieri stagnanti in terraferma, dando così ai loro corpi una specie di fisico sollievo.
Dapprima il palpito del colore inondava la baia d’azzurro, e il cuore si dilatava con esso e il corpo sembrava fluttuare, ma solo per essere, subito dopo, respinto e raggelato dall’ispido nereggiare delle onde agitate. Poi dietro la gran roccia bruna, quasi ogni sera, sprizzava bizzarramente, così che stare a spiarne l’irrompere era delizia, una fontana d’acque bianche; e allora, nell’attesa, si poteva pur contemplare sul pallido semicerchio della riva la successione delle onde che vi si stendevano via via mollemente un velo di madreperla. “
Infine
anche la sua morte è strettamente legata all'acqua. Ella infatti si
immergerà nel fiume Ouse, situato di fronte al suo cottage, e si
lascerà sommergere totalmente dal corso dell'acqua. Questo è
certamente stato un gesto altamente simbolico poiché ancora una
volta ha voluto ribadire il significato che lei attribuiva all'acqua.
Ella ha pensato di immergersi nell'acqua e morire nel fiume per
finalmente raggiungere quello stato di pace interiore tanto
desiderato, che solo l'elemento dell'acqua avrebbe finalmente potuto
restituirle. Quella felicità che in passato le era stata concessa
dall'oceano della Cornovaglia, ma che con il passare degli anni le
crisi nervose e psichiche le avevano portato via.
Questo
concept si è rivelato per me sempre più valido anche dal fatto che
il lotto assegnato su cui costruire l'abitazione, si trova proprio
sul Lungarno, quindi vicino all'elemento acquatico per eccellenza di
Firenze.
Questa
idea si è poi evoluta portandomi a progettare un edificio a forma di
onda,
una configurazione che fosse quindi in grado di richiamare in qualche
modo l'acqua e al contempo l'essenza di Virginia Woolf. L'edificio
è in realtà una grande e dinamica onda che si scompone in quattro
diverse parti, le quali si sfaldano a diverse altezze sulla dura e
compatta base di pietra. La serie di onde è dotata di una copertura
fatta di rame che segue le loro forme sinuose, mentre le varie pareti
e superfici verticali sono completamente rivestite in Uglass.
La
vera e propria abitazione dotata di camera, bagno, cucina e zona
living si trova nel blocco di base fatto in pietra, questo anche per
riprodurre in qualche modo la personalità cupa e misteriosa della
scrittrice e per quindi rendere la casa più simile a lei. Da
questo livello di base, si sale al piano superiore completamente
vetrato. Questo piano è molto ampio e aperto e si estende fino ad un
massimo di dieci metri di altezza. Qui si trova lo studio
della scrittrice, nel quale si potranno svolgere attività di
lettura, scrittura e altre attività ricreative o lavorative. La
scelta di adibire completamente questo piano alla funzione di studio
e la scelta anche di farlo estendere così tanto in altezza e
spazialità, lasciandolo completamente vetrato, è stato un modo per
cercare di esprimere di nuovo la personalità della scrittrice. Ella
infatti con la sua penna, le sue poesie e i suoi romanzi ha saputo
volare, ha saputo viaggiare in mondi lontani e aprirsi ad ogni serie
di esperienze, riuscendo ad esplorare con il solo pensiero tutto ciò
che le poteva servire d'ispirazione per le sue opere. Così questa
enorme stanza dovrà e saprà comunicare ed esprimere queste stato
d'animo.
“Se
ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e
una stanza tutta per sé.”
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